Tra gli obiettivi del PNRR vi è l’ampliamento del servizio sanitario di prossimità. In particolare, era prevista la realizzazione entro il 2026 di 1.350 Case della Comunità – punto di accoglienza dell’assistito, con il compito di indirizzarlo verso servizi di assistenza primaria, sociosanitaria e sociale – aggregando servizi esistenti o facendo sorgere nuovi centri, 400 Ospedali di Comunità, strutture intermedie tra ambulatorio e ospedale per degenze brevi e prestazioni a bassa complessità, e 600 Centrali Operative Territoriali.
Il rialzo dei prezzi delle materie prime ed energetiche ha comportato un aumento del costo degli investimenti da realizzare nell’ambito del PNRR e il 27 luglio 2023 il Governo ha presentato la proposta di revisione del Pnrr.
I criteri per la revisione della Missione Salute del PNRR ancora non sono stati individuati, di sicuro è chiaro che i progetti che presentano i maggiori rischi di non venir più finanziati dal PNRR sono quelli “caratterizzati da complessità realizzativa (nuovi edifici, lavori che hanno maturato ritardi a causa di ricorsi o indisponibilità, lavori complessi sotto il profilo logistico organizzativo dei cantieri di adeguamento sismico) e dei quali, quindi, non può essere assicurata la realizzazione entro giugno 2026” (Ministro PNRR, 2023).
Dunque, non è ancora chiaro come verrà fatta la selezione dei progetti da finanziare e di quelli da sospendere. È plausibile, però, nella riorganizzazione finanziaria una revisione programmatica con un’apertura al privato per il raggiungimento dei target nazionali prefissati.
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