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Riforma Doganale e Implicazioni per la Compliance 231

I l decreto legislativo n. 141 del 26 settembre 2024 ha introdotto importanti modifiche al sistema doganale italiano, abrogando il Testo Unico delle Disposizioni Legislative in Materia Doganale (TULD). Questa riforma influisce direttamente sulla responsabilità degli enti ai sensi del d.lgs. 231/2001, già ampliata con il d.lgs. 75/2020 che aveva introdotto l’art. 25-sexiesdecies sui reati di contrabbando.

Tra le novità, l’articolo 78 del nuovo decreto prevede sanzioni penali per chi omette di presentare la dichiarazione doganale per merci non unionali, con multe che variano dal 100% al 200% dei diritti di confine. Inoltre, è stata introdotta l’applicabilità di sanzioni interdittive, come l’interdizione dall’esercizio dell’attività per violazioni legate alle nuove disposizioni.

Le imprese, sia quelle con un Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo (MOG) che quelle prive, devono ora rivedere e aggiornare i propri sistemi di compliance per includere un’analisi dei rischi legati ai reati di contrabbando.

In sintesi, la riforma richiede un’attenzione rinnovata delle aziende verso la compliance per garantire la protezione da eventuali responsabilità legali.

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